Chiesa di S. Ambrogio e S. Carlo

(presso Ospedale di Santa Corona)

Indirizzo: Via XXV Aprile, 17027 Pietra Ligure (SV)
Telefono: 019 623 2773

L’Istituto di Santa Corona ha le sue origini a Milano dove è stato fondato il 6 febbraio del 1497 da Fra Stefano, domenicano di Seregno. Da Confraternita si sviluppò in grandiose opere assistenziali nel centro lombardo.

Dopo la prima guerra mondiale, Santa Corona mise piede in terra ligure e costruì a Spotomo, nel periodo 1918-1923, l’ospizio Merello come colonia per bambini malati di tubercolosi. Le spiagge erano di fronte all’isolotto di Bergeggi.

Si chiamavano “cure elioterapiche” ed erano le terapie (sole, aria e clima) che costituivano il caposaldo scientifico per la guarigione di questa malattia allora diffusissima.

Date le crescenti richieste, l’Istituto di Santa Corona trovò spazi ed edifici molto più ampli a Pietra Ligure, proprio nella zona a ponente, dove erano sorte le case operaie dei lavoratori del Cantiere Navale, sorte in tempo di guerra ma presto chiuse.

Gli edifici furono acquistati da Santa Corona in data 2 maggio 1923. Si trattava di un’area di 120 mila metri quadrati con 33 costruzioni che nel 1926 furono ristrutturati in Ospedale Climatico. Sulla prima insegna era scritto: “Cure elioterapiche - Santa Corona - Pietra Ligure”.

Nel 1932, l’organizzazione interna dell’ospedale venne affidata alle Suore di Carità, un ordine di religiose fondato da Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa, operante nell’ambito della sanità in Lombardia. Arrivarono in dodici, ma in seguito crebbero sino a superare,  negli anni cinquanta, il numero di settanta. Si assegnò loro un alloggio, nel padiglione appositamente costruito nel versante nord dell’ospedale: la “Casa delle Suore” dove per molti decenni fu sistemato, anche tutto il personale femminile. Inizialmente in questo padiglione vi era una cappelletta, ma presto fu deciso di costruire una grande chiesa interna all’ospedale.

Il 19 Aprile 1933 alla presenza di S.E. il cardinal Ildefonso Schuster, che per l’occasione somministrò anche la cresima a 130 piccoli degenti, si depose la prima pietra della chiesa dedicata a Sant'Ambrogio, Patrono di Milano. Il 3 Maggio del 1934 l’edificio fu consacrato al culto dallo stesso cardinale Schuster e dal vescovo di Albenga Mons. Angelo Cambiaso; alla cerimonia parteciparono molte altre autorità religiose, militari e civili del tempo.

La chiesa, di imponenti dimensioni, era stata progettata dall’architetto Mezzanotte di Milano per ospitare circa mille persone.

Mons. Luigi Rembado in un suo manoscritto ricorda che inizialmente lo stato giurisdizionale della Chiesa era sotto la diocesi di Milano:  sino al 1964 i Sacerdoti erano nominati dall’Arcivescovo di Milano e celebravano nella chiesa in rito ambrosiano, come nel capoluogo lombardo. Dal 3 gennaio 1965 il nuovo vescovo di Albenga, Mons. Gilberto Baroni, decise di designare i sacerdoti provenienti dalla sua diocesi, instaurando il rito romano facendo diventare la chiesa parte della diocesi di Albenga.

Mons. Rembado continuava lo scritto con l’elenco dei Cappellani e dei loro collaboratori (aggiornato dal redattore) che hanno prestato la loro opera al Santa Corona :

Nella Cappellania dal 1930 al 1964 i quattro Sacerdoti Ambrosiani di Milano

Dal 1965 i  Sacerdoti della Diocesi d’Albenga

ENRICO NAVA, milanese dal 1930 al 1947
Don PIERO GEMELLI, milanese (2° Cappellano), dal 1945 al 1948
Don LUIGI DELLA LIBERA, milanese, dal 1948
Don BENEDETTO CORBETTA, milanese, dal 1951
Don ANACLETO MANTELLO, Diocesi d’Albenga, dal 1965
Don ATTILIO RICCI, Diocesi d’Albenga, dal 1972
Don ALDO MANTELLO, Diocesi d’Albenga, dal 1982
Don SEVERINO CONTI, da Treviglio (BG), dal 1987
Don NICOLO’ PARODI, Diocesi d’Albenga, dal 27 luglio 1991
Don GIACOMO PISANO, dal 2004
Don TIZIANO REPETTO S.J,
Don FILIPPO BARDINI
Don GALEONE CARMELO

Coadiutori :

Don NICOLA TOMATI, da Costa d’Oneglia (IM), dal 1987 al 1998

Don PRIMO TALPO, Diocesi d’Alessandria, dal 1 aprile 1998

Don RAVERA GIACOMO, Diacono permanente

Indirizzo: Via XXV Aprile, 17027 Pietra Ligure (SV)
Telefono: 019 623 2773

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